Hai mai pensato a quanto possa essere complicato affrontare un dislivello, anche piccolo, con una sedia a rotelle o un deambulatore? Ebbene: la rampa per disabili è uno degli interventi più efficaci per abbattere barriere architettoniche come gradini o piccoli dislivelli, ma solo se progettata correttamente.
Se stai cercando una soluzione per rendere il tuo ambiente più accessibile, dunque, è fondamentale sapere come calcolare correttamente la pendenza di una rampa per disabili, per non incorrere in scomode e pericolose sorprese!
Ma non preoccuparti: noi di Mobility Care ti guideremo in questo articolo nel calcolo della pendenza della rampa, ti spiegheremo le normative di legge e ti indicheremo le migliori soluzioni su misura per la tua casa e quella dei tuoi cari.
I fondamentali: cosa significa “pendenza rampa disabili”?
Quando parliamo di pendenza di una rampa, intendiamo l’inclinazione della superficie che consente di superare una differenza di altezza tra due livelli distinti. In altre parole, è l’angolo con cui la rampa sale o scende per collegare due punti situati a quote diverse.
Ma perché è così importante la pendenza di una rampa per disabili?
- Se troppo ripida il percorso diventa difficoltoso e pericoloso;
- Se troppo poco inclinata la rampa occupa più spazio di quanto necessario.
Quale dovrebbe essere l’inclinazione ideale, quindi? Ne parleremo tra poco.
Nel frattempo, se stai cercando soluzioni pratiche per la tua casa, è fondamentale considerare il calcolo della pendenza rampa per evitare di commettere errori che potrebbero compromettere la sicurezza e l’autonomia.
Cosa dice la normativa sulla pendenza delle rampe?
La normativa sulle rampe per disabili è regolata dalla legge n° 13 del 1989, che stabilisce le linee guida per la progettazione e la realizzazione di strutture che permettano a chi ha difficoltà motorie di superare le barriere architettoniche. Queste rampe, dunque, sono considerate opere di edilizia leggera.
Secondo l’articolo 6, comma bis, del Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2011), gli interventi per eliminare le barriere architettoniche non necessitano di permessi specifici né di comunicazioni agli enti preposti, a meno che non si tratti di lavori su una rampa fissa. In tal caso, è necessario avere un progetto e ottenere i permessi per la costruzione, anche se l’edificio in questione è storico o di interesse paesaggistico.
Per rimanere in regola, quindi, è sempre consigliabile rivolgersi a un tecnico specializzato per assicurarsi che l’opera rispetti le normative urbanistiche, le leggi regionali e i regolamenti comunali. Inoltre, una volta deciso se la rampa sarà fissa o removibile, è fondamentale seguire precisi criteri progettuali che riguardano le dimensioni, la sicurezza, i corrimani e la presenza di pianerottoli.
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Che parametri deve rispettare una rampa per disabili?
Ecco le caratteristiche tecniche principali da valutare per la realizzazione di una rampa per disabili:
| Requisito | Dettaglio |
|---|---|
| Dislivello massimo da superare | 3,20 metri |
| Larghezza minima rampa | 0,90 m nei tratti lineari1,50 m nei pianerottoli (per consentire il passaggio contemporaneo di più persone in carrozzina) |
| Pianerottoli | Ogni 10 m di rampa è necessario unpianerottolo orizzontale di almeno 1,5 x 1,5 m (oppure 1,4 x 1,7 m, nel caso di porte che ostacolino lo spazio). |
| Ringhiere o parapetti | Altezza minima di 1 mFessure longitudinali non superiori a 10 cm |
| Pavimentazione | Antisdrucciolevole e antiscivolo (ad esempio in gomma) |
| Corrimano | Posizionato ad un’altezza compresa tra 90 e 100 cm |
| Cordolo protettivo | Deve essere posizionato un cordolo protettivo alto almeno 10 cm lateralmente in basso per proteggere la rampa. |
| Segnaletica | Ben visibile e riconoscibile anche da persone non vedenti |

Come calcolare la pendenza di una rampa:
Come abbiamo visto insieme fino ad ora, una delle principali caratteristiche per considerare una rampa per disabili adeguata è la sua pendenza. Come si calcola, quindi?
Per determinare correttamente la pendenza di una rampa, si utilizza una formula matematica che consente di calcolare la giusta percentuale di dislivello. Questa formula è utile non solo ai professionisti del settore, ma anche a chi desidera installare una rampa nella propria casa e ha difficoltà a scegliere quella più adatta.
Per eseguire questo calcolo con precisione, dunque, è necessario disporre di 2 misure:
- L’altezza del dislivello da superare;
- La lunghezza della superficie da coprire con la rampa.
Una volta ottenuti questi due dati, basta dividere l’altezza del dislivello per la lunghezza della superficie, quindi moltiplicare il risultato per 100 per ottenere la percentuale corretta della pendenza della rampa.
Formula per il calcolo della pendenza:
PERCENTUALE DELLA PENDENZA = (ALTEZZA DEL DISLIVELLO / LUNGHEZZA DA COPRIRE ) X 100

Esempi pratici di calcolo:
1. Per un dislivello di 40 cm, quanto deve essere lunga la rampa?
Per calcolare la lunghezza della rampa, si utilizza la formula inversa:
LUNGHEZZA DELLA RAMPA = (ALTEZZA DEL DISLIVELLO / % DI PENDENZA ) X 100

Supponendo di voler mantenere una pendenza del 8% (una delle pendenze raccomandate per rampa per disabili), il calcolo sarà:
LUNGHEZZA DELLA RAMPA = (40/8) X 100 = 5 METRI
2. Per una rampa di 5 metri, quale dislivello massimo si può superare?
Per calcolare il dislivello massimo che si può superare con una rampa di 5 metri, utilizzando la stessa pendenza dell’8%:
DISLIVELLO MASSIMO = LUNGHEZZA DELLA RAMPA X (PENDENZA / 100)
Esempio: 5 X (8/100) = 0,40 metri
Quindi, con una rampa di 5 metri di lunghezza, il dislivello massimo che si può superare è di 40 cm.
Schema sulla pendenza
La pendenza di una rampa per disabili è un elemento fondamentale per garantirne la sicurezza e l’accessibilità. Un calcolo preciso della pendenza permette di rispettare le normative e assicurare un facile utilizzo da parte delle persone con difficoltà motorie.

Pendenza massima per l’installazione di una rampa.
- La legge stabilisce che la pendenza di una rampa per disabili non debba superare l’8%. Questo significa che la rampa deve sollevarsi di 1 cm per ogni 12 cm percorsi in lunghezza.
- Tuttavia, in alcuni casi particolari, è possibile utilizzare rampe con una pendenza superiore all’8%, fino a un massimo del 12%, per l’adeguamento a strutture esistenti o quando ci sono vincoli architettonici specifici.
- Per le rampe esterne, la pendenza ideale è del 5%.
- Se la rampa è particolarmente corta, la pendenza massima consentita dalla legge può arrivare fino al 15%.
- È importante ricordare che, secondo le normative, non è consentito costruire rampe per disabili quando il dislivello da superare va oltre i 3,20 m.
Classificazione della facilità di accesso
La facilità di accesso alle rampe per disabili dipende dalla percentuale di pendenza:
- 0-4%: rampe facilmente accessibili
- 4-8%: rampe moderatamente accessibili
- Superiore all’8%: rampe accessibili solo con accompagnatore
Tabella sulla pendenza delle rampe:
| Altezza del dislivello (m) | Lunghezza della rampa (m) | Pendenza (%) |
| 0,20 | 1,50 | 13,3 |
| 0,30 | 2,00 | 15 |
| 0,40 | 2,50 | 16 |
| 0,50 | 3,00 | 16,7 |
| 0,60 | 3,50 | 17,1 |
| 0,80 | 4,00 | 20 |
| 1,00 | 5,00 | 20 |
Quando è obbligatoria una rampa per disabili?
La legge impone l’installazione di una rampa per disabili quando c’è un dislivello superiore ai 2,5 cm, anche se si tratta di un solo gradino, per permettere l’accesso a edifici o luoghi pubblici.
Questo obbligo è sancito dalla Legge 13/89 e dal Decreto 236/89, che stabiliscono la necessità di prevedere un percorso privo di barriere architettoniche, in particolare negli spazi esterni e nelle vicinanze degli accessi agli edifici.
Quando valutare alternative alla rampa?
E se nel tuo caso l’installazione di una rampa per disabili potrebbe non essere possibile a causa di vincoli spaziali o strutturali? Niente panico!
Se questa fosse la tua situazione, esistono diverse soluzioni alternative che possono garantire comunque l’accessibilità, ciascuna con caratteristiche specifiche adatte a determinati contesti. Ecco una panoramica delle opzioni offerte da Mobility Care:
- Piattaforme elevatrici: Queste soluzioni sono ideali soprattutto in ambienti dove il dislivello è considerevole, ma l’area per una rampa lunga non è sufficiente. Le piattaforme elevatrici possono essere installate in spazi più ristretti e sono perfette per superare dislivelli verticali senza compromettere la funzionalità degli spazi circostanti.
- Servoscala a piattaforma: Questi dispositivi sono progettati per ambienti con scale strette e poco spazio disponibile per una rampa. I servoscala sono montati direttamente sulla scala e consentono di trasportare persone con che si muovono in carrozzina.
- Mini ascensori: Quando la realizzazione di una rampa risulta impraticabile e i dislivelli da superare sono maggiori, i mini ascensori per esterni possono essere la soluzione migliore.

Queste soluzioni alternative rappresentano validi strumenti per garantire l’accesso alle persone con disabilità in contesti dove una rampa non è una possibilità praticabile, permettendo comunque di superare barriere architettoniche in modo sicuro e funzionale.
Rampe a norma e altre soluzioni Mobility Care
In Mobility Care, infatti, prendiamo a cuore le “sfide” dei nostri clienti, offrendo una vasta gamma di soluzioni per la rimozione delle barriere architettoniche, incluse le rampe a norma e le alternative sopra menzionate. Per questo motivo, e specie per il considerare l’installazione di una rampa, ti consigliamo sempre di rivolgerti a partner qualificati che dispongono di diverse soluzioni, da valutare insieme a te in base alle tue esigenze di personalizzazione.
Inoltre, per l’installazione di una rampa fissa che rispetti la normativa sopra descritta è possibile usufruire di importanti agevolazioni fiscali.
- Tra le principali vi è il bonus 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che consente di recuperare il 75% della spesa sostenuta in 10 anni tramite la propria dichiarazione dei redditi.
- In alternativa è possibile usufruire della detrazione IRPEF del 50%, che permette di recuperare il 50% della spesa sostenuta in 10 anni, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro. (Non è possibile combinare questa detrazione con quella del 75%).
- Per l’acquisto di rampe inoltre è prevista l’iva agevolata al 4%
→ Se hai bisogno di consigli, preventivi o consulenza personalizzata per l’installazione di una rampa per disabili o di soluzioni alternative, non esitare a contattarci! Il nostro team di esperti è a tua disposizione per offrirti supporto gratuito e aiutarti a scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze.






